Collegio Gallarini
Il Collegio Gallarini, attuale conservatorio di Novara intitolato a Guido Cantelli (il direttore d’orchestra novarese prematuramente scomparso), nasce sulla preesistente struttura settecentesca, già conosciuta come “casone” o “ospedale degli spagnoli” di cui si può ancora ritrovarne alcune tracce nella semplice linea architettonica. Questo stabile, dopo essere stato ospedale, fu adibito a convitto con scuole interne nella parrocchia di Santa Croce. Nel 1753 lo stabile legò le sue vicende a quelle della famiglia Gallarini, grazie a Francesco Antonio e a suo padre Antonio Maria, generoso benefattore che rese possibile la nuova vita dell’edificio destinando parte dei suoi beni alla fondazione di un istituto di istruzione per giovani. Il Gallarini nacque a Castellazzo Novarese nel 1682 da una famiglia di contadini e nella sua vita seppe accumulare un ingente patrimonio. Nel 1744 aveva disposto che entro tre anni dalla sua scomparsa, a titolo di legato pio, venisse eretto “un collegio perpetuo, sotto il titolo ed invocazione dell’Immacolata Concezione della Beata Maria Vergine, nella terra di Sillavengo” e quindi non a Novara. L’esecutore delle disposizioni testamentarie fu il figlio sacerdote Francesco Antonio, che comprese le numerose difficoltà che si sarebbero incontrate nell’ istituire un collegio a Sillavengo; cercò quindi di trovare un fabbricato utile allo scopo a Novara. Per avere una deroga al testamento paterno che consentisse di erigere il collegio nel capoluogo, egli ricorse alla Santa Sede. Papa Benedetto XIV concesse nel 1755 il trasferimento richiesto. Nel 1766 il vescovo Aurelio Balbis Bertone, cedette al figlio di Gallarini il diretto dominio sul casone con la facoltà di sopraelevare lo stabile sul lato nord. Nello stesso anno, si effettuarono lavori di restau-ro per ampliare la capienza del convitto a 60 posti. Nel 1828 il vescovo Morozzo provò a spostare il collegio a Miasino, presso il seminario della località cusiana, ma il consiglio comunale si oppose strenuamente e chiese l’intervento diretto di re Carlo Felice. Venne così stabilito di mantenere perpetuamente il collegio a Novara, sotto l’amministrazione di un economo del posto. Nel 1831 venne presentato un piano di ristrutturazione dell’edificio al consiglio comunale; le opere di rimodernamento, su progetto dell’ingegnere Stefano Ignazio Melchioni, furono molteplici e si conclusero nel 1844. L’edificio è a pianta quadrata con una corte interna suddivisa da una bassa manica longitudinale e da un corpo che si sviluppa verso ovest; la facciata è abbellita da un timpano e da lesene. In altezza si sviluppa su due piani con grandi ambienti coperti da volte in muratura. Durante il rettorato di don Ercole Marietti (dal 1854 al 1905), estroso sacerdote di Galliate che si dilettava di architettura, vennero realizzate le decorazioni in cotto sulle facciate, furono poste le tegole colorate, oltre all’aggiunta di innumerevoli elementi architettonici come le balconate, le edicole con statuette, i pinnacoli a cuspide, gli steli con grifoni, tanto piacevoli quanto fragili e quindi in parte successivamente rimossi. Nel 1880 fu costruito un ampio dormitorio sul lato di ponente, sede dell’attuale auditorium. Nel 1883 si allungò il refettorio e si costruì un locale adiacente all’abitazione del rettore provvisto di finestrelle da cui egli poteva comodamente controllare tutti gli accessi dai cortili interni stando seduto alla scrivania. Dal 1915 al 1920 il collegio fu utilizzato come ospedale militare, mentre nel 1945, su decreto prefettizio, fu requisito e occupato dai partigiani, che ai tempi avevano l’incarico di polizia ausiliaria. Dopo un periodo di decadenza, tra il 1982 e il 1986 fu ristrutturato e oggi all’interno dei suoi locali risuonano le note degli allievi del Conservatorio Guido Cantelli.
10_Da Momo, Oratorio della Santissima Trinità a Novara
Lunghezza: km 19,9 - Tempo di Percorrenza: h 6
Grado di Difficolta: Escursionistico - Dislivello: A 576 - D 624
10_Da Momo, Oratorio della Santissima Trinità a Novara
Grado di Difficolta: Escursionistico - Dislivello: A 576 - D 624
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