Salta ai contenuti
Home > Guía Turística > Itinerarios

Palazzo Avogadro

NomeDescrizione
ComuniNOVARA

Descrizione

Forse Alessandro Antonelli non ama le case d’abitazione e preferisce le realizzazioni monumentali? Forse le case di Novara non gli danno modo di potersi esprimere come vorrebbe, all’altezza del suo genio. La Novara rinnovata dell’Ottocento trova riscontro in altre realizzazioni, non nelle case, forse eccezion fatta per Casa Desanti poi Bossi. Palazzo Avogadro è un mistero, un mistero in pieno centro città. Mistero, perché il palazzo – edificato alla metà del Sedicesimo secolo - è opera di un architetto rimasto sconosciuto. E ben si addice a un mistero l’accostamento con una vicenda rivoluzionaria: all’arrivo a Novara degli echi giacobini di Oltralpe il palazzo è di proprietà della famiglia Nazari e il marchese Nazari passa per essere – ed effettivamente è – un pericoloso giacobino! Nell’estate 1797 la città insorge e il marchese è fra i capi della sommossa!
Estinta la casata dei Nazari, all’inizio dell’Ottocento, il palazzo diviene proprietà di un loro nipote, Antonio Avogadro. Nel 1845 Alessandro Antonelli realizza un disegno per la ristrutturazione della dimora nobiliare. Ma anche qui c’è un mistero: effettivamente gli Avogadro incaricano Antonelli ma il disegno è anonimo e solo attribuibile all’architetto. Il palazzo è sopraelevato di un piano, gli spazi sono ridefiniti, la facciata è resa neoclassica con pochi, intelligenti inserimenti, come le fasce marcapiano. Certo, la mano di Antonelli è riconoscibile - ancora oggi - in alcuni passaggi, come il chiaro impianto dei colonnati, ma il palazzo è condannato a subire diversi altri interventi, per la funzione che viene ad occupare nel corso degli anni.
Gli Avogadro non si godono per molto il palazzo ristrutturato dall’Antonelli. Quasi subito spostano la loro residenza e abbandonano il palazzo e la città. Negli anni Palazzo Avogadro viene affittato per abitazioni ma anche attività. Alla fine dell’Ottocento il palazzo appare in grave stato tanto da richiedere interventi di risanamento; nel 1898 viene addirittura alienato, per ripianare una questione di debiti di un rampollo della nobile famiglia e acquistato dalla Banca d’Italia che già da alcuni anni ha sede al suo interno. Nel 1914 è il proprietario attuale, la Camera di Commercio, ad acquisire l’immobile, procedendo nel corso degli anni a diversi interventi strutturali per meglio adattare il palazzo alle esigenze dell’Ente stesso.

Testo: Renzo Fiammetti
ATTENZIONE!
Il caricamento della mappa sottostante (con tracciato GPX) potrebbe risultare lento: vi invitiamo ad attendere anche qualche minuto.
LETTORI GPX (consigliati) necessari per la lettura del tracciato
Immagine
Buscar
Affina la ricerca sfruttando i seguenti filtri

Questo sito utilizza i cookies tecnici e analitici, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione.
Cliccando su "Accetto" acconsenti all'utilizzo dei cookies.
Se rifiuti o chiudi questo banner potrai ugualmente consultare il sito ma alcune funzionalità non saranno disponibili.

Leggi la cookie policy