Cascina Argine
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Fuori dall'abitato del paese, in una traversa lungo la strada statale che porta a Bellinzago Novarese CAMERI (NO) |
Per raggiungere la Cascina Argine, che sorge fuori dall’abitato di Cameri, si imbocca la stradina in prossimità della rotonda con le tre onde verdi lungo la Statale che conduce a Bellinzago Novarese.
Il nucleo è di antiche origini ed è composto da edifici rustici, civili e da un oratorio dedicato alla Madonna della Neve.
Documenti datati 1347 fanno risalire il complesso come possedimento dei Canonici Regolari di Sant’Agostino. Nel 1782 venne soppressa la canonica per passare, tre anni dopo, sotto la giurisdizione del Demanio. Nel 1810 sappiamo che il convento venne usato come caserma e l’oratorio come scuderia.
Successivamente l’intera proprietà venne frazionata e venduta a privati.
La cascina, di vaste dimensioni, si presenta oggi in forme architettoniche disomogenee in quanto alcune parti sono state oggetto di ristrutturazione a partire dagli anni Sessanta del Novecento fino ai giorni nostri, mentre altre parti sono in avanzato stato di degrado e disabitate. Di particolare importanza è l’edificio centrale dislocato su tre piani, a pianta rettangolare: al piano terra sorge l’antico oratorio a cui si accede attraverso l’androne che divide i due cortili principali della cascina.
Interessanti i rustici sul lato est, le cui stalle hanno copertura a volte e fienili sovrastanti, il tutto preceduto da tettoie sotto le quali trovano ricovero gli attrezzi agricoli.
Il complesso rurale si trova in una posizione di grande fascino: da un lato le risaie, dall’altro i boschi ed il fiume Terdoppio che scorre adiacente.
Il nucleo è di antiche origini ed è composto da edifici rustici, civili e da un oratorio dedicato alla Madonna della Neve.
Documenti datati 1347 fanno risalire il complesso come possedimento dei Canonici Regolari di Sant’Agostino. Nel 1782 venne soppressa la canonica per passare, tre anni dopo, sotto la giurisdizione del Demanio. Nel 1810 sappiamo che il convento venne usato come caserma e l’oratorio come scuderia.
Successivamente l’intera proprietà venne frazionata e venduta a privati.
La cascina, di vaste dimensioni, si presenta oggi in forme architettoniche disomogenee in quanto alcune parti sono state oggetto di ristrutturazione a partire dagli anni Sessanta del Novecento fino ai giorni nostri, mentre altre parti sono in avanzato stato di degrado e disabitate. Di particolare importanza è l’edificio centrale dislocato su tre piani, a pianta rettangolare: al piano terra sorge l’antico oratorio a cui si accede attraverso l’androne che divide i due cortili principali della cascina.
Interessanti i rustici sul lato est, le cui stalle hanno copertura a volte e fienili sovrastanti, il tutto preceduto da tettoie sotto le quali trovano ricovero gli attrezzi agricoli.
Il complesso rurale si trova in una posizione di grande fascino: da un lato le risaie, dall’altro i boschi ed il fiume Terdoppio che scorre adiacente.