Oratorio di Santa Maria della Gelata
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Strada della Gelata - Traversa di Via Valsesia SORISO (NO) |
Telefono | (+39)0322.983188 |
Web | https://www.comune.soriso.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/oratorio-di-santa-maria-della-gel |
Apertura | In settembre per la festa della Natività di Maria |
Forse perché ubicata fuori dall’abitato su di un'altura rocciosa immersa nel bosco, in un luogo assai freddo d'inverno, l’Oratorio prese il nome di Chiesa della Gelata.
L'Oratorio sarebbe stato eretto tra il 1602 e il 1610, incorporandolo ad una cappella mariana già esistente.
Successivamente fu ingrandito probabilmente nel 1642, realizzando la sacrestia, il coretto laterale e la stanza dell'eremita.
E’ molto venerato l’affresco quattrocentesco che rappresenta la Vergine assisa con il Bambino Gesù tra le braccia, firmato da Tommaso Cagnola.
Nel corso dei secoli era d'uso che le madri portassero i bambini morti davanti all'immagine della Madonna, con la speranza che la Vergine li restituisse alla vita. Pare infatti che dall'anno 1676 si verificassero diversi miracoli cosiddetti del "repit".Con questo termine si intendeva il momento in cui un bambino defunto tornava alla vita per il "tempo di un respiro" ovvero l'attimo necessario per battezzarlo permettendogli così di andare in Paradiso.
Ancora oggi esiste tra i sorisesi un culto particolarmente sentito per la Beata Vergine della Gelata. Anche se la Chiesa viene ormai aperta solo in settembre per la festa della Natività di Maria, è infatti facile trovare fiori e lumi votivi posti alle finestre dell'Oratorio durante tutto l'anno.
L'Oratorio sarebbe stato eretto tra il 1602 e il 1610, incorporandolo ad una cappella mariana già esistente.
Successivamente fu ingrandito probabilmente nel 1642, realizzando la sacrestia, il coretto laterale e la stanza dell'eremita.
E’ molto venerato l’affresco quattrocentesco che rappresenta la Vergine assisa con il Bambino Gesù tra le braccia, firmato da Tommaso Cagnola.
Nel corso dei secoli era d'uso che le madri portassero i bambini morti davanti all'immagine della Madonna, con la speranza che la Vergine li restituisse alla vita. Pare infatti che dall'anno 1676 si verificassero diversi miracoli cosiddetti del "repit".Con questo termine si intendeva il momento in cui un bambino defunto tornava alla vita per il "tempo di un respiro" ovvero l'attimo necessario per battezzarlo permettendogli così di andare in Paradiso.
Ancora oggi esiste tra i sorisesi un culto particolarmente sentito per la Beata Vergine della Gelata. Anche se la Chiesa viene ormai aperta solo in settembre per la festa della Natività di Maria, è infatti facile trovare fiori e lumi votivi posti alle finestre dell'Oratorio durante tutto l'anno.