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Chiesa Madonna di Loreto e Sant'Anna

NomeDescrizione
IndirizzoPiazza Martiri della Libertà
BELLINZAGO NOVARESE (NO)
Telefono(+39)0321.98027
Webhttps://www.comune.bellinzago.no.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/chiesa-madonna-di-loreto-e-sa
La chiesa dedicata alla Beata Vergine di Loreto e a Sant’Anna è collocata nel centro storico del paese.

Voluta dal Rev. Gaudenzio Bovio intorno al 1635 è impostata su pianta rettangolare a navata unica con due cappelle laterali decorate con marmi policromi ed è sede della Confraternita del Gonfalone dal 1621, anno di fondazione della stessa.

Elemento focale all’interno della chiesa è l’altare maggiore trionfante di marmi neri e colonne tortili. L’altare viene qui descritto dal parroco don Carlo Ardizio (1883-1961) in questi passi: “...è essenzialmente formato dal basamento, dai due soliti gradini per i candelieri, dalla pala d’altare e da due nere colonne a tortiglione variamente sagomate, ornate nel mezzo da due magnifiche sculture di profeti, il tutto reggente un cornicione spezzato a orecchia e coperto da un drappeggio, scolpito pure nel legno, scendente da una corona, ben proporzionata e sorretta dalla chiave di volta e da legatura di ferro. Gli angeli a tutto corpo reggenti la corona, i vari putti alati sparsi in belle positure qua e là sui drappeggi, le due statue di profeti, le cornici, lo splendor dell’oro degli ornamenti sobri, il mezzo oro e il nero bronzo ben applicati come fondo danno all’altare un risalto e una grazia tutta berniniana”.

Nel mezzo la pala d’altare è opera del pittore oleggese Bartolomeo Vandoni (1603-1676) con la Madonna di Loreto, Sant’Anna, Santa Domenica e, in ginocchio in preghiera, don Gaudenzio Bovio, nel cartiglio ai piedi del prelato la data 1639 e i nomi dei santi. E’ chiaro qui come Bartolomeo Vandoni si nutra della lezione del Morazzone appresa in terra oleggese creando, in questa tela, una delle sue composizioni più originali e vive: bello il ritratto del Bovio con la cotta descritta nei minimi dettagli che resta il passo più realistico rispetto agli stereotipi morazzoniani delle sante e della Vergine. Le figure, che come una cortina aprono al paesaggio in tempesta, accompagnano lo sguardo verso l’apparizione della Vergine col Bambino portati in volo con la Santa Casa di Loreto da un festante coro angelico.

Altri segni forti nell’Oratorio sono l’altare della Confraternita terminato, in concomitanza al rinnovo della cappella, verso la metà del ‘700, ricco di marmi preziosi e sormontato dagli affreschi attribuiti a Biagio Bellotti (1714-1789) raffiguranti nelle vele: Fede, Speranza, Purezza e Carità e nella cupola l’Assunzione della Vergine. Bello il simulacro della Madonna Assunta, vestita di preziose sete del XVIII secolo sostituita poi nell’ottocento con la meno interessante Madonna lignea posta ora nella teca dell’altare confraternale.
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Il Seicento nel Novarese
Cod. 11

Il Seicento nel Novarese

F.Gonzales, C.Ranghino
ATL della Provincia di Novara

Il seicento novarese rappresenta un segno stilistico forte che ha caratterizzato l'intero territorio provinciale, con un gusto suo proprio, uno stile inconfondibile che interpreta con fantasia ed estro le forme classiche, fatte di luci ed ombre che costituiscono la sua originalità.

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